Francesco nasce in una famiglia di ricchi mercanti (età 0).
San Francesco di Assisi è il santo patrono d'Italia. La sua profonda riverenza per tutti gli esseri viventi e il suo grande amore per la natura possono ancora essere vissuti oggi attraverso il sentiero di pellegrinaggio della Via di Francesco.
La forte connessione di San Francesco con la natura gli permise di sperimentare crescita spirituale e trasformazione interiore. Abbracciando la bellezza e la saggezza della natura, scoprì una più profonda comprensione del suo posto all'interno del ciclo della vita, alimentando compassione e unità con tutti gli esseri viventi.
San Francesco credeva che la natura fornisse l'ambiente ideale per la contemplazione, la meditazione e l'auto-riflessione.
Passò molto tempo in ritiro silenzioso e meditazione nelle foreste e nelle grotte e all'aperto, ascoltando e sperimentando. Tra i suoi famosi luoghi di meditazione c'è il Sasso Spicco, un enorme masso a strapiombo, presso il montuoso Santuario della Verna.
Immergendosi nella tranquillità delle foreste, si collegò con il divino e ascoltò la guida interiore, ispirando i pellegrini a cercare i loro momenti di silenziosa contemplazione nel mondo naturale.
Intraprendere il sentiero di pellegrinaggio della Via di Francesco offre opportunità di crescita personale e auto-scoperta. Mentre i pellegrini seguono le orme di San Francesco, esplorano il mondo naturale e contemplano il loro percorso spirituale. Abbracciando la semplicità, l'umiltà e l'amore per la natura, possono coltivare una connessione più profonda con il divino e il mondo intorno a loro.
Ispirazione Naturale
Dal Cantico delle Creature, un tributo poetico che celebra il divino in ogni aspetto della creazione, al suo legame unico con gli uccelli, le storie di San Francesco illustrano il suo amore incondizionato per tutti gli esseri viventi e gli intuizioni spirituali guadagnate dalla sua comunione con la natura.
Collegamenti con Francesco
Scopri il ricco arazzo della vita spirituale di San Francesco attraverso il Tau, il suo legame con Santa Chiara e i luoghi sacri lungo la Via di Francesco.
Il Rifugio Amato di San Francesco
Il Santuario della Verna è un sereno complesso monastico immerso tra le suggestive montagne appenniniche, dove si dice che San Francesco abbia ricevuto le stigmate nel 1224.
La Verna offre ai pellegrini un'opportunità unica di connettersi con l'eredità di San Francesco. Circondato da foreste rigogliose, il santuario comprende una serie di cappelle, grotte e luoghi sacri, come la Cappella delle Stimmate, il la Cappella di Santa Maria degli Angelie la grotta dove San Francesco meditava.
Oggi, il santuario offre un tranquillo ritiro per i pellegrini in cerca di conforto, ispirazione e una più profonda connessione con la natura.
Scopri di più sul Santuario della Verna.
San Francesco credeva che tutti dovessero vivere come “pellegrini e stranieri” in questo mondo, sottolineando l'importanza di abbracciare un senso di umiltà e distacco dai beni materiali.
Lui stesso intraprese diversi pellegrinaggi, tra cui viaggi a Firenze, Roma e la Terra Santa. Queste esperienze hanno plasmato la sua visione spirituale e promosso una più profonda comprensione del suo posto nel contesto più ampio della vita.
Il pellegrinaggio, come sostenuto da San Francesco, non riguarda solo il viaggio fisico ma rappresenta anche un viaggio di trasformazione personale e crescita spirituale.
Man mano che i pellegrini attraversano nuovi paesaggi, sono invitati a riflettere sui propri valori, credenze e connessioni con il divino. Questo viaggio di autoscoperta può portare ad una maggiore apprezzamento per l'interconnessione di tutti gli esseri viventi e ispirare un rinnovato impegno a vivere una vita di compassione e umiltà.
Immergiti nei momenti significativi della vita di San Francesco, tra cui i suoi primi anni, la fondazione dell'Ordine Francescano, e lo sviluppo dei suoi insegnamenti spirituali, attraverso una cronologia completa degli eventi.
Francesco nasce in una famiglia di ricchi mercanti (età 0).
Francesco combatte in una battaglia tra Assisi e Perugia e viene fatto prigioniero (età 21).
Francesco si converte a una vita di fede, abbraccia un lebbroso, dona generosamente ai poveri e inizia a meditare e pregare nelle grotte e nei boschi attorno ad Assisi. (età 24)
Francesco ascolta il messaggio "Ricostruisci la mia chiesa" mentre medita nella cappella di San Damiano. Vende stoffa dal negozio di suo padre e dona i soldi per riparare l'edificio della chiesa. (età 24)
Di fronte al padre infuriato, Francesco rinuncia alla sua ricchezza e ai beni materiali e fa voto di povertà (età 25).
Francesco inizia a predicare per le strade, attirando seguaci (età 25).
La leggenda dice che Francesco converte tre ladri, che diventano fratelli nel suo ordine. (età 27)
Francesco è convocato dal Papa per spiegare le sue attività ad Assisi (età 28)
L'Ordine Francescano riceve il riconoscimento ufficiale papale. (età 29)
Francesco incontra Chiara, che diventerà la prima donna a unirsi all'Ordine Francescano. Lei inizia il Secondo Ordine di San Francesco, noto come le Povere Clare. (età 31)
A Francesco viene regalata La Verna, un appezzamento di montagna nella Valle del Tevere, dove cerca spesso la solitudine e medita. Francesco avrebbe pregato in una piccola cappella chiamata “La Piccola Chiesa di Santa Maria degli Angeli”, costruita per lui nel 1218. Il Santuario della Verna fu poi costruito sul sito. La chiesa principale fu completata nel 1459. Oggi, dalla chiesa principale, i frati fanno una solenne processione due volte al giorno alla Cappella delle Stimmate. (età 32)
La leggenda racconta che Francesco salva la città di Gubbio da un lupo. (età 39)
Mentre si riprende da una malattia a San Damiano, Francesco scrive Il Cantico delle Creature, una poesia che loda Dio attraverso la creazione. (età 43)
Francesco riceve le stigmate mentre prega a La Verna. (età 43)
Francesco d'Assisi muore il 3 ottobre 1226, all'età di 44 anni. Viene successivamente sepolto nella Basilica di San Francesco d'Assisi.
Francesco viene canonizzato come santo da Papa Gregorio IX.